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05-09-2025 All’Uoc Ematologia: la lettera di una madre.
 

Al Direttore Generale 
Dott. Gennaro Volpe

A tutti gli Operatori Sanitari
UOC Ematologia

AORN
Caserta


Gentilissimi,
In un’epoca in cui le cronache parlano spesso di “malasanità”, io sento il bisogno, da madre, di alzare la voce per raccontare un’altra verità, quella fatta di professionalità, dedizione, ma soprattutto di umanità autentica.
Questa mia lettera vuole essere un abbraccio profondo e sincero a tutto il reparto di ematologia che ha accolto e curato mio figlio A. durante il suo ricovero nel mese di agosto, dove il mondo intero sembra fermarsi per le vacanze.
Il nostro grazie va a ciascuno di voi, nessuno escluso:
a voi medici, che avete saputo unire competenza e ascolto, scienza e delicatezza;
a voi infermieri, che con mani attente e sorrisi sinceri avete trasformato le cure in gesti di conforto;
a voi assistenti socio-sanitari, che con disponibilità e pazienza avete reso più leggere le giornate;
alla psicologa, che ha saputo dare voce ai timori e trasformarli in coraggio;
agli operatori delle pulizie e della mensa, che con il loro lavoro silenzioso ma fondamentale hanno reso ogni giornata più dignitosa e accogliente.
In ogni sguardo, in ogni parola, in ogni piccolo gesto si è percepita la vostra capacità di vedere la persona prima del paziente, l’essere umano prima della malattia.
A. non si è mai sentito un numero di letto. Mai invisibile. Mai abbandonato. Al contrario, si è sentito avvolto da un clima di cura, attenzione e amore. In reparto ha trovato non solo medici e operatori, ma persone che si sono prese cura della sua anima oltre che del suo corpo. Questo è un dono inestimabile, che resterà scolpito nel nostro cuore.
E non solo lui. Anche noi genitori ci siamo sentiti accolti, ascoltati e compresi. Abbiamo trovato sostegno nelle vostre parole e conforto nella vostra presenza. In un momento in cui la paura e la fragilità avrebbero potuto sopraffarci, voi ci avete fatto sentire parte di una grande famiglia, mai soli, mai lasciati nell’incertezza. Questo supporto ha reso più sopportabile il nostro cammino accanto a nostro figlio, e ci ha dato la forza di accompagnarlo con più serenità.
È difficile spiegare con le parole la forza di ciò che avete saputo trasmettere, la vostra presenza discreta ma costante, la vostra capacità di infondere fiducia anche nei momenti più delicati, il vostro modo di donare serenità con un gesto semplice, un sorriso, una parola sussurrata al momento giusto.
Ecco perché questa lettera non vuole essere solo un ringraziamento formale, ma la testimonianza viva di un’esperienza che ci ha insegnato che la vera cura non si trova solo nei farmaci, ma soprattutto nell’amore e nella dignità che si donano al malato e alla sua famiglia.
Con riconoscenza infinita, con il cuore colmo di gratitudine e con la speranza che A. possa riprendersi presto. Grazie.

A. e la sua famiglia. 

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