Istruzioni al paziente per una partecipazione attiva
alla qualità e
sicurezza dell’assistenza sanitaria
(pagina curata dall’Unità operativa
complessa di Risk management)
Questa
Azienda gestisce i rischi che si generano al suo interno e, più di
tutto, intende aumentare la sicurezza dei pazienti minimizzando
continuamente i pericoli cui sono esposti durante l’erogazione
dell’assistenza.
In tale
importante e delicato processo è fondamentale il ruolo degli stessi
pazienti. Essendo i soggetti più interessati alla sicurezza, correttezza
e miglior esito delle cure, essi devono avere un comportamento adeguato
e coerente alla buona pratica sanitaria. E solo se danno sempre tutto il
proprio apporto da persone intraprendenti, attente, collaborative,
mature e consapevoli, i risultati possono essere quelli desiderati.
Ma,
perché ciò avvenga, occorre che i pazienti sappiano quali sono le
situazioni assistenziali più rischiose e, soprattutto, quali sono le
azioni necessarie a prevenirne l’insicurezza.
Quello
che segue è un elenco di raccomandazioni in materia, che rendono i
pazienti abbastanza edotti allo scopo: mettendole in pratica ognuno di
essi fa bene la sua parte, compie le giuste azioni preliminari, agisce
da utente esperto, diventa il primo componente dell’équipe che si
preoccupa della sua assistenza.
È la
maggior garanzia per la sicurezza in un ambito tanto complesso come
quello sanitario.
AL
PAZIENTE
-
Quando vieni in Ospedale per ricevere assistenza porta con te, oltre
alla carta di identità, tutta la documentazione clinica d’interesse;
ti sarà riconsegnata al momento delle dimissioni.
-
Partecipa in modo attivo ad ogni decisione sanitaria che attiene al
tuo caso. Il personale ha il dovere di darti informazioni esaurienti
sulle prestazioni che ti verranno proposte e le protezioni che
saranno adottate; sottoponiti ai trattamenti solo se sei veramente
convinto e consenziente; fai domande e, se necessario, consultati
anche con i tuoi familiari.
-
Hai
diritto ad informazioni complete e comprensibili su diagnosi,
terapie e prognosi che ti riguardano nonché sulle modalità tecniche
con cui ti devi preparare o devi essere preparato per effettuare
particolari accertamenti. Se il linguaggio usato dagli operatori è
troppo professionale o di difficile comprensione, non esitare a
farti spiegare e chiedere chiarimenti.
-
Comunica al personale quali parenti ritieni debbano essere informati
delle tue condizioni cliniche nel caso ti succedesse qualcosa di
grave, chi debba essere avvertito e chi debba prendere decisioni per
te se non fossi in condizioni di prenderle tu stesso.
-
Se
non ti vengono date al momento dell’ingresso, chiedi informazioni
sulla struttura ed organizzazione del reparto (dove è il bagno, dove
è l’uscita di sicurezza, se vi sono barriere architettoniche,
etc...).
-
Dai
le tue precise generalità ad ogni nuovo operatore sanitario che per
la prima volta si prende cura di te ed assicurati che abbia ben
presente la tua identità.
-
Chiedi che ogni operatore sanitario con cui entri in contatto si
presenti dandoti nome, cognome, qualifica e sia identificabile dal
cartellino di riconoscimento.
-
Parla, poni le domande ed esprimi i dubbi che hai e, se non sei
convinto o qualcosa non ti è chiaro, insisti ancora: hai diritto a
sapere tutto della tua situazione clinico-assistenziale ed anche a
consultare la tua cartella clinica, basta richiederla verbalmente
agli operatori.
-
Non
dare per scontato che tutti sappiano quello che dovrebbero sapere.
Sii pure ripetitivo sulle informazioni che giudichi importanti.
-
Poni attenzione alle cure che stai ricevendo e segnala subito le
eventuali reazioni dannose (reazioni avverse). Assicurati sempre che
trattamenti e farmaci ti siano proposti dai professionisti
‛‛adeguati al ruolo”, cioè addetti a tale funzione, e che siano
prescritti proprio a te.
-
Fai
in modo di conoscere i particolari dei farmaci che prendi o ti
stanno somministrando, il motivo della prescrizione, le possibili
alternative esistenti, gli effetti desiderati e indesiderati da
attendere.
-
Comunica sempre ai medici se stai già assumendo farmaci,
integratori, vitamine, erbe aromatiche o altre sostanze e se hai
avuto precedenti allergie o reazioni avverse.
-
Se
sei incinta, o puoi esserlo, comunicalo e accertati che sia stato
annotato in cartella clinica e che lo tenga presente sia il
personale di reparto prima di somministrarti i medicinali, sia il
personale di radiologia prima di effettuarti ogni esame radiologico.
-
Se
hai avuto flebiti o hai vene varicose (e magari porti le calze di
compressione), se prendi la pillola anticoncezionale o, comunque,
sai di essere a rischio di trombosi, riferiscilo sempre ai medici
specie nel caso in cui devi effettuare un intervento chirurgico.
-
Se
sei allettato per un qualsiasi motivo (frattura, intervento
chirurgico, ...), chiedi al medico di farti subito assistere nella
mobilizzazione o di dirti come eventualmente puoi farla da solo.
-
Se
devi rispondere a domande (es. per la registrazione della tua storia
clinica) o devi sottoporti a una prestazione e la presenza di altri
(anche operatori) ti imbarazza, chiedi di farlo in condizioni
appartate di riservatezza.
-
Se
ti viene prospettata la necessità di essere operato, fatti spiegare
in modo chiaro ed esaustivo il perché dell’intervento, in che cosa
consiste, quali conseguenze comporta, chi e quando lo effettuerebbe,
se vi sono alternative praticabili anche in altra struttura; poi, se
non sei convinto, chiedi pure la consulenza di un altro chirurgo.
-
Se
devi essere sottoposto a intervento chirurgo su un organo bilaterale
o multiplo (es. braccio, gamba, vertebre, dita, etc.), chiedi al
medico di marcare con un pennarello la sede dell’intervento.
-
Riferisci le tue abitudini e segnala sempre le eventuali
intolleranze a cibo e allergie a metalli, lattice, tessuti o altro.
-
Osserva la segnaletica esistente, accedi solo agli ambienti
consentiti e non mettere mano a qualsiasi presidio, materiale e
apparecchio se non sei autorizzato.
-
Cura l’igiene più del solito per evitare le infezioni ospedaliere,
lavati spesso le mani (se il sapone manca chiedilo al personale) e
non aver timore di pretendere che anche gli operatori si siano
lavati le mani prima di visitarti o venire a contatto con te per
qualsiasi tipo di assistenza.
-
Fatti assicurare che i presidi introdotti nel tuo organismo per
prestazioni diagnostico-terapeutiche siano sterilizzati (per quanto
possibile il personale cercherà di dimostrartelo) e verifica che il
materiale da te ricevuto per impiego personale sia in confezione
monouso chiusa (contenitore per espettorato, contenitore o bustina
sterile per urina, catetere vescicale ad intermittenza, …).
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Evita di mettere calzature e abiti inadeguati o di portarli in modo
che possano farti cadere (es. scarpe con tacchi alti, ciabatte
aperte, vestaglie troppo lunghe o con cinture slacciate).
-
Riferisci al personale ogni disfunzione, irregolarità o pericolo che
ritieni di aver riscontrato in modo da favorire i più solleciti
correttivi.
-
Alla fine della degenza, prima fatti spiegare a voce il resoconto
del ricovero, poi chiedi la lettera di dimissione da consegnare al
medico di famiglia, i consigli per il corretto comportamento
sanitario da tenere a domicilio, le istruzioni/informazioni da
seguire in caso di rientro per controlli clinici, il nome
dell’operatore e il numero di telefono cui rivolgerti per eventuali
necessità.
Puoi contribuire a far migliorare qualsiasi aspetto
della sicurezza in questa Azienda, inviando suggerimenti all’indirizzo
e-mail
riskmanagement@ospedale.caserta.it
o telefonando ai numeri
0823 232486 - 0823 232650 - 0823 232080.
Aggiornamento: agosto 2015 |